Effettivamente il termine Body Positive o Body positivity viene coniato più o meno ufficialmente tra il 2010 e il 2011, nel vasto mondo del web grazie a numerosi post che le donne considerate curvy condividevano su piattaforme come Instagram o Facebook attraverso le quali celebravano il loro corpo.
La Body Positive però da definizione è un vero e proprio movimento sociale, creato per mettere in evidenza corpi non convenzionali e mai rappresentati dai media.
In realtà questo grande movimento è molto di più , ognuno può trovare conforto in esso, chiunque si senta a disagio nel proprio corpo, nella propria pelle, chiunque sia stato bullizzato, discriminato o sminuito a causa di una propria caratteristica fisica, pelle, capelli, peso, occhi, tonalità carnagione e così via, la lista sarebbe infinita, da non dimenticare anche i corpi affetti da disabilità.
Il movimento promuove l’accettazione di tutti i tipi di corpo a prescindere da taglia, peso, massa, etnia, genere o abilità fisica.
Come ogni movimento sociale ha un obiettivo, che è quello di abbattere le barriere degli standard di bellezza, coniati dalla società nel corso degli anni ( un po 'per moda forse ), e divulgare concetti come l’amore per se stessi e l’accettazione di se stessi.
Ritiene inoltre che la bellezza sia un costrutto sociale che non dovrebbe influenzare il valore del singolo individuo.
Ma tutto ciò quando nasce veramente? Circa alla fine degli anni 90 con un movimento precedente quello per la Fat Acceptance , che si limitava ai corpi in sovrappeso o affetti da obesita’, ma è totalmente diverso da esso in quanto accetta e valorizza qualsiasi tipo di corpo e forma.
Body Positive significa accettare ogni singola sfumatura del proprio corpo, e celebrarla per riuscire ad amarla, con l’obiettivo di sfidare i canoni e i pregiudizi della società sui corpi, considerandoli tutti ugualmente belli, utili, degni nella loro unicità, perché la bellezza non si misura su una bilancia, su un vestito attillato o chissà dove.
La forza della Body Positivity però è maggiore ogni giorno, infatti figure importanti sui social, in tv , nei libri e in tutti i mass media, cercano di combattere stereotipi pregiudizi e standard impossibili, e a dare meritata visibilità al movimento sono state figure come Ashley Graham, modella e attivista americana, Lizzo cantante americana , e altre figure minori a livello di seguito ma non di valore, che nel mondo dei social aiutano e incoraggiano milioni di persone in difficoltà con i loro corpi e le loro situazioni, e istruiscono le persone riguardo al movimento e di accettare e amare se stessi. Figure come loro hanno permesso di creare un'estetica più inclusiva , dando vita ad uno spazio nel quale chiunque può sentirsi rappresentato, è una vera e propria battaglia per il raggiungimento di una società più inclusiva e veritiera, battaglia che ha i suoi alti e bassi purtroppo, che tutt’ora fa a fatica, fa un passo avanti e due indietro , ma che persiste e continuerà farlo a costo di qualsiasi cosa.
Ma come si esprimono gli attivisti di questo movimento, che lottano contro la negatività e l’odio espresso dal Body Shaming? Cercando di abbattere le leggende dietro alla diet culture in cui viviamo, e cercano di distruggere stigmati quali il bikini body o il corpo da modella, perchè se chiunque è accettato ed è degno di rappresentazione , allora chiunque può indossare un bikini e sfilare su una passerella.
Ed è proprio questo il concetto cardine del Body Positive, far riflettere la società , aprire le menti, fornendo un significato più ampio di che cosa significhi bellezza.
Altra grande battaglia che questo movimento combatte e cerca di contrastare dalla sua nascita, sono il Body Shaming e la Body Negativity, che tradotti in italiano significano letteralmente derisione del corpo, ovvero proprio l’atto di discriminare, deridere, prendere in giro, bullizzare un individuo per il suo aspetto fisico.
Ogni caratteristica fisica, può venire presa di mira : le adiposità, la magrezza, l’altezza, la bassezza, l'acne, la vitiligine , l’assenza o presenza di peluria, di muscolatura, il colore e la forma dei capelli, l’acconciatura, la forma e dimensione degli organi genitali, il seno, i pettorali, le maniglie dell’amore, la presenza o meno di tatuaggi o piercing, malattie o disturbi visibili e non sulla pelle ecc…
Nel Body Shaming il carattere fisico viene colpito perché considerato non in linea con i canoni estetici che la società o cultura ha innalzato attorno a sé nel corso degli anni.
Tali procedimenti di derisione consone alle pratiche del Body Shaming possono indurre e nel 90% dei casi hanno indotto , a causa della riduzione dell'autostima, a malattie quali disturbi alimentari, DCA, ansia e depressione.
Ma il Body Shaming non ha solo una faccia purtroppo, è caratterizzato da infinite sfaccettature, come per esempio le antiche superstizioni popolari, come il pregiudizio contro i capelli rossi, segno di degenerazione morale, altri derivano da mode diffuse in tempi molto recenti come la grassofobia, e questo insegna che i canoni estetici cambiano in modo così repentino e da un luogo all'altro , e a braccetto con esse le forme della discriminazione.
Ovviamente tali discriminazioni colpiscono tutti i generi, nessuno viene risparmiato purtroppo, e ultimamente sono stati aggravati dalla diffusione di modelli estetici nei mass media e nei social media, che possono sfociare in forme di bullismo e cyberbullismo.
Come ogni movimento, non possono mancare le critiche , che definiscono questo movimento come un’incitamento a perseguire uno stile di vita dannoso alla salute.
Ma questo è solo un mito da sfatare perché non ha nulla a che vedere con il peso, in quanto un elemento riguardante la salute, che lasciamo al mondo della sanità e dei medici.
Purtroppo però come ogni movimento anch'esso ha dei limiti e dei lati considerati negativi, infatti è anch’esso diventato un oggetto di marketing, in cui le varie taglie e forme sono ormai etichettate, i corpi mostrati infatti sono sinuosi e perfetti, e include in tal modo soltanto le modelle definite curvy, oppure sinuose e basse o definite “piccoline”, le petite, oppure ancora modelle con vitiligine perfetta, quasi come dipinte, o casi in cui i punti dove l’acne non è degna da editoriale e di conseguenza viene coperta.
Dopo tutto questo percorso un po’ turbolento e pieno di sfaccettature, la soluzione più recente è l’assunzione di un nuovo approccio in cui la bellezza, la vera e propria estetica di un corpo viene totalmente messa da parte in favore di una visione diversa in cui la fisicità non è poi così importante, passa invece in primo piano la funzionalità del corpo e la sua capacità di sostenerci e camminare, fare sport, pensare, riflettere , creare ecc, si chiama Body Neutrality e ci sollecita a prenderci cura di noi, ascoltando la nostra salute mentale e fisica.
Tutto ciò rimanda al fatto che i pensieri, i percorsi, le esperienze e le opinioni possono essere mille e diverse, ma la cosa importante da ricordare è che la vera bellezza non sta nelle nostre forme toniche o meno, sinuose o meno, spigolose o meno e via andare, amarsi e prendersi cura di noi stessi è il primo passo per sentirci liberi, unici e bellissimi.
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