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L’Armocromia è una disciplina che permette, attraverso l’analisi dei 4 elementi che costituiscono il DNA della nostra immagine: pelle, sopracciglia, occhi e colore naturale dei capelli di una persona, di individuare una palette di tonalità in grado di valorizzare e di esaltare i colori naturali del viso, facendoti apparire immediatamente più bella, in forma e giovane.

Valeria Orlando, imprenditrice, global image consultant, beauty director, Key make-up artist e hair-stylist, profonda conoscitrice dell’Armocromia e della consulenza di immagine, si distacca dalla ormai nota regola delle 4 stagioni e si riferisce a 6 categorie principali di gruppi cromatici partendo dalla tipologia: chiara, intermedia e scura e suddividendo questi 3 elementi successivamente tenendo in considerazione il sottotono: solare e lunare.

A questo aggiunge un protocollo che oltre a tenere conto di quanto appena detto, pone l’attenzione su un elemento fondamentale dimenticato da tutti: la personalità di ogni donna e nella sua analisi aggiunge lo studio dei colori dell’IO, indispensabili, secondo la beauty director, per poter sancire in maniera ancora più precisa, i veri colori amici di ogni donna.

Per la psicologia il colore è molto più di una semplice radiazione con una determinata lunghezza d’onda. Attraverso il suo linguaggio possiamo leggere il mondo interiore della persona. Ogni colore è uno stimolo obiettivo con un significato psicologico e fisiologico universale, indipendente dall’età, dal sesso, dalla cultura. La persona però inconsciamente preferisce o meno determinati colori a seconda del suo stato psichico, fisico, esistenziale. A partire da questi concetti base, espressi nel 1947 dallo psicologo svizzero Dr. Max Luscher che per primo inventò un test sui colori, Valeria propone alle sue clienti una consulenza dove attraverso la soggettività delle risposte, va a leggere la realtà psico-fisica della persona, in quanto ogni colore ha un suo significato.

Questo studio si serve di 4 colori fondamentali (blu scuro, verde, rosso, giallo) per rilevare le necessità fisiologiche e psicologiche fondamentali e di 4 colori complementari (viola, marrone, nero, grigio) per approfondire il quadro della personalità. Il colore blu rappresenta la necessità fisiologica e psicologica di quiete, di calma, di soddisfazione. E’ il colore del rapporto con le figure primarie. Attraverso questo colore possiamo vedere la capacità di un soggetto di sviluppare legami profondi, coinvolgenti, empatici. Preferire il blu significa anelare alla pace, alla tranquillità emotiva. In caso di rifiuto, c’è un senso di irrequietezza, di malcontento, un desiderio di tagliare i vincoli, i legami opprimono quindi meglio sottrarsi. Il verde è il colore della ferma perseveranza, della vigilanza, della stabilità, del “controllo sul territorio dell’Io”. Fisiologicamente ha un effetto di contrazione, di tensione elastica e psicologicamente esprime durezza, tensione, rigidità. Ha a che fare con l’autostima e l’Io. Un soggetto che sceglie tanto il verde tende molto all’autocontrollo, al perfezionismo. Nel rifiuto invece si può leggere un senso di insicurezza e inadeguatezza che non permettono all’Io di sentirsi stimato. Il rosso rappresenta l’eccitazione, il desiderio di una vita intensa, l’energia finalizzata al principio del piacere. Una scelta frequente del rosso può indicare una compensazione eccessiva nel fare, la persona si vede se fa qualcosa. Un suo rifiuto invece evidenzia sovraffaticamento, stanchezza, demotivazione. Il giallo ha come significato fisiologico oggettivo il rilassamento, lo sblocco delle tensioni. Psicologicamente rappresenta il cambiamento. Un rifiuto di questo colore può evidenziare pessimismo, disillusione, mancanza di fiducia verso il mondo. Il viola rappresenta la sensibilità, la trasformazione, la seduzione. È un colore che risente degli ormoni, quindi persone con disfunzioni ormonali o in gravidanza possono preferirlo proprio per la forte influenza di questo colore sul sistema nervoso simpatico e parasimpatico (rosso: eccitazione del s. simpatico + blu: sedazione sul parasimpatico). Il marrone corrisponde alla percezione passiva, corporale-sensuale del proprio corpo. È il colore del benessere e del pieno soddisfacimento dei sensi. Un marrone rifiutato evidenzia un pessimo rapporto col proprio corpo. Il nero è la negazione stessa del colore. Il grigio è il colore che esprime la neutralità più completa, perché è acromatico. Chi privilegia questo colore si difende dal coinvolgimento, dall’introspezione, dal cromatismo della vita. Questa perdita della vitalità, dell’entusiasmo indica uno stato di prostrazione psico-fisica, di depressione. Infine, il bianco è il colore luminoso, è cambiamento, rinascita. Esso rappresenta l’inizio di un nuovo ciclo (per le religioni orientali che credono nella reincarnazione il colore del lutto è proprio il bianco, mentre per gli occidentali è il nero, opposizione, negazione della vita). Il bianco è dunque la libertà da ogni vincolo, il desiderio di evasione, è “la pagina non ancora scritta”.

 

Si deve precisare che a differenza dei 4 elementi con cui si pratica il test cromatico esterno alla nostra personalità, che rimangono uguali lungo tutto il periodo della nostra esistenza terrena, i 4 colori dell’Io, possono, in molti casi, modificarsi e influire sui cambiamenti e abitudini della persona.

Facciamo un esempio: Gli adolescenti tendono a vestirsi di nero.

Il nero è la negazione stessa del colore. Per Jung è il colore più proprio dell’ombra e rappresenterebbe le tendenze estreme, distruttive delle pulsioni inconsce. Non c’è mediazione, solo opposizione, intransigenza, radicalismo.

Ed infatti nell’adolescenza, sappiamo quanto forte è l’opposizione in questa fase!

Questa fase, è per l’appunto, non una modalità perpetua, ma bensì un periodo che noi tutte ricordiamo.

La modalità di esecuzione del test cromatico, proposto da Valeria, in questo caso quindi diventa, una “Luxury Beauty Experience” a tutti gli effetti, completa nel considerare al centro dell’analisi e come perno centrale ed unico, la donna nella sua unicità e non nella similarità.

Non potranno ma esserci solo 4 stagioni, per poter descrivere ogni donna nella sua complessità!

L’accento è posto sulla personalità, sull’unicità di ogni persona, sul suo vissuto, sul suo animo, sulla sua essenza. Un mondo plasmato da storie ed esperienze che, come in una staffetta, attraversano spazi, tempi, luoghi e generazioni. La bellezza esteriore diventa lo specchio di un benessere interiore, di gesti quotidiani che, con la sua linea VOR Make-up colorano non solo i volti ma anche le giornate, le risate e la complicità tra persone simili ma uniche. La pelle come un involucro che custodisce sensazioni raccolte nel tempo ma che restano giovani per sempre!

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